“Un angelo mi ha donato un rene e adesso sono in nazionale”

La storia del trapiantato Gianfranco Minuti che ha riscoperto la vita e la bicicletta. Raccontata da Giorgio Barbieri.

“Oggi ho una nuova vita. Il pensiero va sempre al mio angelo, ai suoi famigliari”. Chi dice questa bellissima frase è Gianfranco Minuti, classe 1965, trapiantato di rene dal 2011. Dal 2013 Minuti ha ricominciato ad andare in bicicletta ed oggi fa parte della nazionale trapiantati. Lui stesso ci racconta la sua storia.

“Ho trascorso una gioventù normale praticando sempre sport. Prima podismo, poi calcio e infine ciclismo. Proprio durante una visita per l’idoneità agonistica sono state riscontrate tracce di sangue nelle urine. Dopo approfonditi esami nel reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Cremona mi è stata diagnosticata una nefropatia con sindrome di Buerger. Era il 1991, avevo 25 anni. Dopo un primo momento di disorientamento ho reagito ed ho continuato a correre in bicicletta, sempre controllando la mia attività renale. Purtroppo con il passare del tempo la situazione si è aggravata, i miei reni non filtravano più. Nel gennaio 2011 ho cominciato ad iniziare la dialisi sempre nel nostro ospedale. Nel giugno dello stesso anno sono entrato in lista di attesa per avere un organo sano da un donatore. Un anno e mezzo più tardi, quando la dialisi si faceva sempre più pesante, alle 22 ho ricevuto una telefonata dal reparto di Nefrologia. Mi avvisavano che a Brescia c’era un rene per me e che la mattina dopo dovevo essere disponibile al trapianto. Alle 10 ero in sala operatoria ai Civili per l’operazione, riuscita alla perfezione. Sono rimasto ricoverato una ventina di giorni e poi sono tornato a casa. Da quel giorno è iniziata la mia seconda vita”.

Minuti ha aspettato un po’ a riprendere in mano la bici ma la tentazione di tornare a correre era troppo forte. “Ho cominciato ad allenarmi e poi ho deciso di fare qualche gara. Nel 2014 ho partecipato ad un paio di gran fondo, prima a Desenzano e poi alla mitica ‘Novecolli’ per la prima volta con la nazionale trapiantati. Allora ho preso coraggio ed ero ai nastri di partenza alla maratona delle Dolomiti, al Giro di Lombardia e alle tappe di contorno del Giro d’Italia. Il prossimo obiettivo sarà la partecipazione alle ‘Strade bianche’ e nel 2021 forse ai mondiali per trapiantati che si svolgeranno in Texas”.

Minuti sarà sempre grato all’anonimo donatore e alla sua famiglia. “Donare un organo è importante. Chi lo dona salva la vita a chi non ha più speranza ed una parte di sé stesso continua a funzionare nel corpo di un altro. Un sì alla donazione quando andate a rinnovare la carta d’identità in Comune può fare la differenza. E’ anche un messaggio di speranza che voglio portare a tutte quelle persone che stanno vivendo un periodo difficile e magari sono in attesa di trapianto”.

Gianfranco Minuti in sella alla sua bici con la maglia della nazionale trapiantati.
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