“In questa fase negativa della storia, l’opportunità di fare meglio parte dai giovani”

Alessandro Strozzi, 25enne di Cremona, diplomato al Liceo Manin, studia e si occupa di relazioni internazionali, istituzionali e politiche a Roma. Con uno sguardo sul mondo e uno a Cremona.

Dalle aule del liceo classico Manin ai laboratori della politica nazionale, da Cremona a Roma, con uno sguardo sul mondo. Alessandro Strozzi, 25 anni, quasi si schermisce: “Mi considero molto fortunato perché ho avuto occasione di trasformare una delle mie passioni, quella per le relazioni istituzionali, in un’opportunità di studio e professionale”.

Dopo la laurea in Giurisprudenza alla Luiss (con indirizzo internazionale e tesi in materia di insider trading) e un master in relazioni internazionali, lobbying e comunicazione di impresa, Strozzi si sta avviando ad un dottorato di ricerca in Politics. Un campo, il suo, particolare, affascinante. “Se dovessi sintetizzare la visione del settore di cui mi occupo, considero due concetti come stelle polari: la capacità di dialogare e l’arte del compromesso – dice -. La prima è fondamentale non solo in ambito lavorativo ma anche in quello politico e, non banalmente, in ogni settore dell’agire quotidiano: una società sempre più polarizzata, caotica e attraversata da sentimenti forti richiede personalità di snodo relazionali capaci di ascolto e mediazioni tra idee diverse per far sì che si creino situazioni ‘win-win’ e sinergie, piuttosto che conflitti e incomprensioni. Quando invece parlo di compromesso, mi riferisco al latino ‘compromissus’, ovvero obbligato insieme. Non è rimasta traccia della solennità, dell’onore di una promessa condivisa. E’ fondamentale recuperare questo significato originario che implica la consapevolezza della necessità del garbo, della cortesia e del rispetto sia nell’esporre la propria posizione sia nel ricevere quella altrui”.

Alessandro ha già maturato varie esperienze. “Ho studiato presso la London School of Economics, sono stato selezionato come studente della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta e ho frequentato uno stage al Parlamento europeo come membro della segreteria particolare del vicepresidente del Partito popolare europeo”. E da un anno scrive articoli in materia di relazioni internazionali e geopolitica sulla qualificata rivista online formiche.net, ideata da Paolo Messa. “Resto convinto del ruolo essenziale degli Stati Uniti nel mantenimento del multilateralismo e della pace internazionale e seguo con attenzione l’indubbia crescita di influenza della Cina”. Quanto all’Italia, “rilevo una grande disillusione verso la politica del nostro Paese. Pensando a Gianbattista Vico, potremmo dire che ci troviamo nella fase negativa del nostro ciclo storico. Ma qui si nasconde l’opportunità per le nuove generazioni per fare meglio. E’ di loro che la politica dovrebbe occuparsi, incentivando lo studio, destinando più fondi per l’istruzione di ogni ordine e grado. L’altro tema prioritario è la giustizia, la lunghezza dei tempi processuali. la mancanza di certezza della pena”.

Strozzi fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Einaudi e da un anno collabora come assistente del consigliere Simone Guerrini, capo della segreteria di Sergio Mattarella, nel master ‘Le relazioni internazionali tra pubblico e privato’ che si tiene alla Business School della Luiss. “Ho avuto la straordinaria occasione di incontrare il presidente Mattarella nella splendida cornice della Festa della Repubblica. Lungi dal voler rubargli tempo prezioso, mi sono limitato a un rapido saluto, gli ho espresso tutta l’ammirazione e il sincero affetto che provo nei suoi confronti e l’ho ringraziato per il suo operato”.

Durante le feste Alessandro torna a casa. “Per la prima volta sono stato a Palazzo comunale e per la prima volta ho incontrato il sindaco Gianluca Galimberti. Mi ha accolto cordialmente e mi ha permesso di dargli del tu. Tutto ciò mi ha confermato nell’opinione che ho della sua persona: speciale, di grande spirito, che riesce ad unire una concreta competenza amministrativa ad un’umiltà d’animo particolare. L’incontro con Gianluca mi ha ridato voglia di interessarmi alla politica della mia città”. Una città che Alessandro vede così da ‘esterno’: “Da patrimoni locali come la liuteria Cremona deve ripartire per ricostruire uno degli asset che saranno trainanti per il nostro Paese in futuro: cultura ed educazione. Creare centri di eccellenza e hub di collegamento tra mondo del lavoro ed accademia: penso sarà questa  la chiave per rendere competitiva la nostra città nel medio e lungo periodo. Progetti come quello dell’Università Cattolica sono da salutare con estremo favore”.

Alessandro ha un sogno. Anzi, due: “Cremona capitale europea della cultura e, di nuovo, fonte di meraviglia come lo fu per Hermann Hesse in ‘Arrivo a Cremona'”.

Alessandro Strozzi con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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