I giovani al voto, Michele Bellini: “Clima, diritti e lavoro. Ecco perché scegliere Pd”

Anomala e 'un trionfo dell'Ego'. Descrive cosi la campagna elettorale che si sta chiudendo, Michele Bellini, 30enne cremonese, a capo dello staff del Segretario del Pd. E su domenica dice: "La scelta è tra due visioni opposte del mondo".

Michele Bellini è cremonese e ha 30 anni. Ha lavorato alla Paris School of International Affairs dell’Istituto di studi politici di Parigi e ora è a capo dello staff del Segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Lo abbiamo disturbato, a pochissimi giorni dalle elezioni politiche di domenica 25 settembre, per un punto sulla campagna elettorale e sulle prospettive.

Michele, due aggettivi per descrivere questa campagna elettorale e perché?

Anomala, perché mai era avvenuta in piena estate e soprattutto perché mai come in questa campagna abbiamo visto con i nostri occhi quanto la natura si sta ribellando. La campagna si è aperta con la tragedia del ghiacciaio della Marmolada, è proseguita in mezzo alla siccità, ai roghi e all’afa insostenibile e poi, pochi giorni fa, le terribili alluvioni nelle Marche. Vite spezzate e ingenti danni economici. Per questo abbiamo voluto mettere la lotta al cambiamento climatico al centro del nostro programma.

E il secondo?

Il secondo direi “il trionfo dell’ego”. Leader narcisisti ed egocentrici che in un momento delicato come questo, tra scegliere l’interesse del Paese e i propri piccoli interessi di bottega, non hanno avuto alcun dubbio nel scegliere se stessi. Lo hanno fatto Conte, Berlusconi e Salvini facendo cadere il Governo Draghi. E lo ha fatto Calenda, rimangiandosi la parola data con noi dopo pochissimi giorni. Non è un caso che tutte le principali forze politiche – ad eccezione del PD – abbiano il nome del leader nel simbolo. Servirebbe meno ego e più comunità.

Cosa dici a chi non sa ancora chi votare domenica?

Innanzi tutto dico di andare alle urne e votare. Ciascuno di noi, con il proprio voto deve contribuire a questa scelta collettiva, che segnerà la direzione del nostro paese – e anche dell’Europa – per i prossimi 5 anni. Sì, perché la scelta è tra due visioni del mondo radicalmente opposte. Da una parte ci siamo noi, che vogliamo restare al cuore dell’Europa; dall’altra chi si vanta di avere come riferimenti Putin, Trump e Orban. Da una parte chi vuole fare della sostenibilità la grande occasione per rilanciare il paese e salvare l’ambiente; dall’altra chi nega il cambiamento climatico e ha sempre votato contro le misure a protezione dell’ambiente. Da una parte chi vuole una società dove nessuno si senta discriminato; dall’altra chi vuole negare i diritti e farci restare indietro. Da una parte chi vuole abbassare le tasse sul lavoro; dall’altra chi vuole i condoni e la flat tax. Su questi grandi temi e tanti altri l’alternativa è radicale. Ognuno deve fare la sua scelta, ma è importante essere tutti consapevoli della posta in gioco.

Perché i giovani in particolare dovrebbero votare Pd?

Perché i tre pilastri del nostro programma – clima, diritti e lavoro – sono le questioni che più stanno a cuore ai giovani. Primo, la lotta al cambiamento climatico: un gruppo super partes di 20 esperti di clima ha stabilito che la nostra coalizione è quella più impegnata per l’ambiente. 8,6 il voto al programma Pd, mentre la destra e Calenda sono stati bocciati. I 5S appena sufficienti. Secondo, i diritti: le immagini dell’applauso delle destre in Senato alla bocciatura del DDL ZAN hanno fatto il giro del mondo e ci hanno fatto vergognare. Noi vogliamo un paese dove tutti possano sentirsi liberi di essere se stessi e di amare chi vogliono. Terzo pilastro, il lavoro: se oggi in Italia i giovani faticano a costruirsi un futuro, a essere indipendenti, a mettere su famiglia è perché il lavoro è precario e i salari troppo bassi. Noi vogliamo abolire gli stage extracurricolari, che diventano troppo spesso una trappola di precarietà. Nel mondo del lavoro si deve entrare con un contratto di lavoro vero e ben pagato. E poi mi permetto una nota personale: la fiducia, la considerazione e le responsabilità che Enrico Letta mi ha dato in questi anni sono per me la più grande dimostrazione di quanto lui abbia a cuore i giovani e creda in loro.

Come sarà il tuo lunedì 26 settembre?

Felice perché consapevole che abbiamo dato il massimo.

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