Claudio e Ottorino, ex grigiorossi, campioni nella memoria

Giorgio Barbieri racconta la storia di Claudio e Ottorino Paulinich, fratelli fiumani con la passione e il talento del calcio, deportati a Dachau e poi sul campo con la maglia della Cremonese.

Claudio e Ottorino Paulinich nascono a Fiume nel 1920 e nel 1922. Vengono da una famiglia di calciatori (il padre Arpad è stato un campione) e sin da piccoli corrono dietro ad un pallone. Cominciano a giocare nella Fiumana, la squadra della loro città. Ottorino, chiamato ‘Osso’ per la sua magrezza, a 18 anni fa il suo esordio in serie C ed è protagonista della promozione in B. Claudio gioca fra i Dilettanti. Sono anni difficili, Fiume nel 1943 viene occupata dai nazisti sotto la giurisdizione della Repubblica Sociale Italiana, il comando tedesco applica le leggi razziali e cominciano le deportazioni.
I Paulinich però decidono di non lasciare la terra natia. Il 15 novembre 1944 vengono fermati dai nazifascisti, entrambi erano sul libro dei sospetti dei tedeschi. I motivi dell’arresto non sono chiari, le cronache parlano della partecipazione ad un tentativo di sabotaggio nel corso dei lavori della Todt (dove Claudio lavorava) a Sussak. La motivazione vera probabilmente va ricercata nella loro adesione alla lotta partigiana. Dopo una tappa a Trieste il treno li porterà in campo di concentramento a Dachau. Claudio viene registrato con il numero 128266 e Ottorino con il 128265. Rimangono detenuti, sottoposti ad ogni sorta di privazione sino al 29 aprile 1945, quando il lager verrà liberato dagli americani. Ottorino pesava 37 chili, il fratello Claudio qualche etto in più.
Ottorino viene ricoverato in ospedale per problemi polmonari prima a Innsbruck, poi a Bolzano e a Merano. Entrambi tornano a Fiume nel giugno del 1945. Claudio decide di trasferirsi con la famiglia a Cremona, Ottorino lo seguirà qualche mese dopo. E a Cremona nel 1946 tornano a giocare a calcio grazie alla Cremonese. Sono due buoni mediani, Claudio però per motivi di lavoro non riuscirà ad emergere e si accontenterà di giocare in squadre minori. Ottorino invece resterà in grigiorosso per quattro stagioni, dal 1946 al 1950, totalizzando 120 presenze e mettendo a segno 19 reti, per poi passare all’Udinese. I fratelli rimangono a Cremona a vivere per sempre.
Ottorino morirà nella nostra città il 15 marzo 1980 a soli 58 anni in seguito ad una malattia. Claudio se ne andrà il 30 agosto 1991 dopo una lunga lotta con un male incurabile.

Ottorino Paulinich
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