Bocce, Piccioni: “Anno catastrofico”. La speranza nei tesseramenti, nel Bocciodromo e nelle donne…

Giorgio Barbieri ha intervistato Giovanni Piccioni, delegato della Federazione Bocce di Cremona. Ieri l'incontro con l'Assessore Zanacchi: "Sono in programma lavori di ristrutturazione dell'impianto...".

“E nostra intenzione dedicare la gara nazionale ‘Martiri della Libertà’ anche alle tante persone morte per covid nel nostro territorio”. Così Giovanni Piccioni, delegato della Federazione Bocce di Cremona. “La gara, in calendario come ogni anno per il 25 aprile, sarà probabilmente spostata ad ottobre. Il 25 aprile è troppo vicino, la situazione potrebbe non essere ancora sotto controllo”.
Giovanni Piccioni è da una vita nel mondo delle bocce. Per dodici anni è stato presidente della nostra Federazione e per altri quattro vice. Oggi è il delegato provinciale per Cremona, Crema e Lodi. “Alle ultime consultazioni non si è presentato nessun candidato e così ho accettato di portare avanti ancora per un anno questo impegno, pronto a passare la mano a Gabriele Ronda della Bissolati, una persona che conosce benissimo la situazione di questo sport in casa nostra”.
Piccioni volge lo sguardo indietro, ai tanti bocciofili che se ne sono andati per colpa del virus. “Per noi – spiega – è stato un anno catastrofico. Abbiamo perso giocatori, dirigenti e arbitri. Si dice che questo sia lo sport che si può praticare dagli 8 agli 88 anni, ma la verità è che molti del nostro movimento sono più vicini alla seconda cifra. Siamo stati fermi, con i bocciodromi vuoti. Anche perchè spesso queste strutture sono gestite dai proprietari del bar in cui si trovano i campi di bocce. Con la chiusura dei bar si è praticamente dato il colpo di grazia al nostro sport. Sto guardando il calendario delle gare in programma quest’anno. Siamo passati dalle oltre 50 degli scorsi anni alle 9 attuali, che peraltro sono a rischio”.
Però c’è un motivo di speranza… “Ho controllato il tesseramento e mi sono accorto che già più di 800 persone si sono iscritte. Credo che abbiamo superato di qualche numero quelli della passata stagione. Segno che i bocciofili non hanno perso la fiducia”.
Al momento ci si può allenare? “Grazie allo sforzo della Federazione siamo riusciti ad ottenere la possibilità di allenamento per i tesserati. Allenamento al massimo con due persone, seguendo le regole del distanziamento e della sanificazione degli attrezzi utilizzati”.
E la mascherina? “La mascherina non è obbligaroria ma consigliata. In una nota ai teserati io consiglio sempre l’uso della protezione sulla bocca e sul naso”.
Situazione bocciodromo comunale? “Proprio ieri mi sono incontrato con l’assessore allo sport Zanacchi, il dirigente Bruno Casarini e la dirigente comunale Secchi. In prospettiva sono in programma lavori di ristrutturazione dell’impianto. Noi poi vorremmo se possibile separare l’attività commerciale (il bar) dalla gestione dei campi da bocce. Abbiamo fatto una inserzione sul quotidiano La Provincia e sono già arrivate cinque proposte. Leggeremo bene i curriculum e poi decideremo a chi assegnare questo incarico”.
Cremona è sempre stata un fiore all’occhiello a livello nazionale in questo sport. “Certamente. Casarini è presidente eruropeo e consigliere regionale. Germana Cantarini è ct della nazionale femminile. Nel passato abbiamo avuto tecnici a livello azzurro come Guazzi e Miglioli. Attualmente una delle società che si muove di più è il Flora, grazie all’impegno di Domaneschi e con l’aiuto di Germana. Per quanto riguarda la difficoltà di reclutare ragazze da avviare alle bocce stiamo cercando, su spinta del presidente Volpi, di organizzare la competizione ‘Lui e lei’. Le finali si svolgeranno a Soresina il 24 ottobre. Oggi a Cremona abbiamo una decina di iscritte, troppo poche”.

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